Quando si avverte un dolore al petto o un dolore intercostale inevitabilmente ci si preoccupa, ma ma questi due tipi di dolore non sempre (anzi molto raramente) sono legati a eventi particolarmente gravi, come ad esempio l’infarto, molto spesso sono provocati da disturbi allo stomaco, ovvero disturbi gastrointestinali come il reflusso gastroesofageo, l’ulcera, la pancreatite, i calcoli alla cistifellea, o semplicemente i bruciori di stomaco e la dispepsia quindi possiamo affermare che i dolori al petto e i dolori intercostali possono dipendere semplicemente dallo stomaco.
Una condizione comunque che non deve essere data per scontata, se questi sintomi perdurano è meglio fare degli accertamenti, dobbiamo anche sottolineare che i sintomi di un infarto hanno delle differenze rilevabili e sostanziali da un semplice dolore intercostale o dolore al petto, dovuto a problemi di stomaco. Senza dubbio non è facile distinguere un comune bruciore di stomaco da un attacco di cuore, anche perché il dolore al petto generando preoccupazione ed ansia, non permette di ragionare con lucidità su quello che in quel momento avvertiamo, è facile confondere i sintomi poiché i dolori e i fastidi che vengono a crearsi hanno una localizzazione sempre più o meno nello stesso quadrante, ovvero al centro del petto e nella zona retrosternale.
Cosa fare per non preoccuparsi? Innanzitutto se hai dolori al petto ed intercostali periodici sicuramente non è un infarto, ma per assicurarti che è il cuore sta bene basta fare un controllo (un elettrocardiogramma e ecodoppler), se il responso non porta a nessun problema di cuore
I dolori intercostali e al petto possono manifestarsi principalmente per problemi posturali e diaframmatici:
- Tensione muscolare causato da stress ed ansia
- Postura scorretta, cifosi/scogliosi
- Utilizzo errato del diaframma
Lo stress e l’utilizzo errato del diaframma (che può essere anche una concausa dello stress stesso) porta a sovraccaricare i muscoli respiratori che creano tensione e sovracompensatine a tutti i muscoli dediti alla respirazione, si respira di petto, di spalle, di “schiena”, portando in questo modo tensione e dolore.
I dolori intercostali e al petto posono manifestarsi anche per:
- Reflusso gastroesofageo
- Colite (termine abusato e molto generico)
- Gastrite e ulcera
- Aria nello stomaco (Sindrome gastro cardiaca)
Anche in questi casi può entrare in ballo il diaframma (che come spieghiamo spesso in altri articoli può essere teso a causa dello stress), esso può portare a problemi di reflusso e digestione, poiché è in stretta connessione fisica con lo stomaco. Un diaframma teso e poco flessibile non permette allo iato diaframmatico esofageo (la valvola che si chiude e si apre al passaggio di cibo) di compiere le sue funzioni al meglio, inoltre agevola la fuoriuscita dell’ernia iatale.
L’aria nello stomaco, causata principalmente da disbiosi e mal digestione crea i sintomi della cosidetta sindrome gastrocardiaca o sindrome di Roemheld. La compressione di aria (o meglio metano e idrogeno) distendono e dilatano lo stomaco, creano compressione al diaframma e causa tensione a tutta la zona che parta della vita in su, quindi petto, costole, schiena.
Per approfondimenti in merito puoi leggere due articolo molto completi:
Sintomi della dispepsia e del bruciore di stomaco
I sintomi del bruciore di stomaco sono caratterizzati da una sensazione di fastidio, di pesantezza, ma anche di dolore, che dal quadrante centrale alto dell’addome tende a salire verso il petto, questo tipo di disturbo si manifesta quasi sempre dopo aver mangiato o dopo essersi sdraiati o chinati in avanti. Spesso è associato a una sensazione di amaro in bocca, poiché gli acidi gastrici che risalgono dall’esofago danno fenomeno di rigurgito. Il bruciore di stomaco si presenta anche molto spesso la notte, disturbando il sonno, per questo motivo è buona regola non andare subito a letto dopo cena ma lasciar passare almeno un paio d’ore prima di coricarsi. Lo stesso discorso vale anche per il pranzo e gli altri pasti della giornata quindi è preferibile rinunciare al riposino pomeridiano piuttosto che avere dolore allo stomaco
La dispepsia è causata dalla mal digestione di alimenti, i motivi di tale digestione scorretta sono riconducibili spesso a alterazioni della flora batterica, a volte a causa di intolleranza alimentari, altre volte a causa di stress e somatizzazioni. In tutti i casi un lavoro a 360° sull’asse intestino cervello può portare grandi miglioramenti e guarigione.
Sintomi dell’attacco di cuore, le differenze con una semplice cattiva digestione
Un infarto o un attacco di cuore dovuto ad altre patologie cardiache generalmente si manifesta con un dolore al petto e un’accentuata difficoltà a respirare, i sintomi però possono variare da persona a persona; anche il bruciore di stomaco può essere elencato tra i sintomi di un attacco di cuore che di solito comprende: dolore e sensazione di pressione o schiacciamento al petto, ma anche alle braccia, questa sensazione sgradevole si estende al collo, alla mascella e alla schiena, con nausea, indigestione, dolore addominale e vertigini, affanno, senso di stanchezza. Come possiamo notare i sintomi sono in parte simili a quelli di una dispepsia.
Quando si ha un forte dolore al petto però è necessario recarsi al pronto soccorso con urgenza soltanto se ai sintomi elencati in precedenza si aggiungono anche sudorazione, debolezza, affanno poiché significa che l’insieme dei disturbi che stiamo rilevando possono essere strettamente collegati a un infarto in atto. Se invece il dolore al petto si riduce a un semplice fastidio che tende a migliorare o scomparire semplicemente riposando è sufficiente consultare il proprio medico che vi prescriverà alcuni esami di approfondimento e i farmaci adatti all’evenienza. È sempre consigliabile effettuare alcuni esami diagnostici compreso anche un elettrocardiogramma, che potranno chiarire la situazione e tranquillizzare il paziente.
Attenzione. Un sintomo comune di chi ha disbiosi e distensione gastrica è la dispnea (mancanza di respiro), come spesso accade l’artefice del problema è il diaframma. Il diaframma è il muscolo chiave della respirazione (fa alzare e abbassare i polmoni). La presenza di aria nello stomaco fa comprimere tutta la zona addominale e questa compressione non fornisce libero movimento al diaframma, per tanto può mancare il respiro, tale problematica anche se molto fastidiosa non è pericolosa o fatale, infatti quando ci si reca al pronto soccorso la saturazione e gli esami diagnostici non indicano nessuna anomalia. Ti assicuro che ci sono persone che hanno una enorme difficoltà a respirare ma hanno un ottimale ossigenazione al 99%.
In Rialimenta teniamo a cuore la tua serenità per tanto difficilmente troverai informazioni catastrofiche su brutti mali, poiché patologie severe sono sicuramente molto più rare. Leggere informazioni che destano preoccupazione crea uno stato di stress con il conseguente aumento dei sintomi, che nel 99% dei casi sono sintomi di ipereccitabilità del sistema nervoso in una persona che non si sente bene.
10 sintomi dell’attacco di cuore e dell’ansia
Qui di seguito sono riportati 10 sintomi che si hanno durante un attacco di cuore ma che sono presenti anche in situazioni di stress e alterazioni dell’asse intestino-cervello, questo ci fa comprendere che è necessario mantenere la calma e fare gli opportuni accertamenti. Questa lista non serve a destare preoccupazione ma a comprendere che nella maggioranza dei casi
Più di un paziente ci risponde che ha quasi tutti i sintomi sotto elencati, per tanto pensa di avere problemi al cuore. Dopo svariati controlli medici e strumentali, il cuore e tutti gli altri organi sono sani. Quando non si sta bene si entra nel limbo della ipocondria, curare l’asse intestino cervello è la via per uscire da tale limbo.
- Dolore o sensazione di oppressione al centro del petto, che può durare alcuni minuti o andare e venire.
- Dolore che si irradia al braccio sinistro, alla mascella, al collo, alla schiena o alla spalla destra.
- Dispnea o difficoltà respiratoria, che può essere accompagnata da sudorazione, nausea e vomito.
- Senso di vertigine o svenimento.
- Ansia o una sensazione di panico.
- Senso di oppressione, pienezza o bruciore nello stomaco.
- Senso di affaticamento o debolezza improvvisa.
- Battito cardiaco accelerato o irregolare.
- Sudorazione eccessiva.
- Nausea o vomito.
I dolori intercostali
Il dolore intercostale si avverte sempre nella zona intercostale e può essere provocato semplicemente dai muscoli intercostali, dalle costole, dalle cartilagini e i nervi; dolore intercostale come termine è abbastanza generico e può comprendere diverse condizioni patologiche. Le cause che provocano questo tipo di dolore come dicevamo sono tante, tra i possibili motivi troviamo: la nevralgia intercostale che come tipo di dolore è abbastanza raro e può essere provocata da un malfunzionamento dei nervi intercostali, o da un danno dovuto a un incidente, o da un’infiammazione, tra le patologie infiammatorie riguardo le costole vi è la costocondrite.
La nevralgia intercostale può essere di genere acuto oppure diffusa in diverse parti del torace, il dolore può essere provocato anche da strappi muscolari o stiramenti, dovuti a esercizio fisico, ginnastica, allenamento, o tosse. Poi esistono i crampi ai muscoli intercostali che compaiono in maniera improvvisa, senza una motivazione specifica, dolori di questo genere sono frequenti anche per la frattura delle costole, o una semplice incrinatura o infezioni polmonari, contusioni, traumi.
Un particolare accenno è da fornire alla postura. La cifosi crea pressione intercostale, che a sua volta può portare ad uno scatenarsi di problematiche gastrointestinali. Una scogliosi può allo stesso tempo creare
Inoltre, determinati tipi di allenamento e streaching, oltre a migliorare il tono dell’uomo (aumento della serotonina, che è un analgesico naturale) lotta con le infiammazioni dei muscoli, rinforza le ossa, crea una maggiore stabilità a tutto il corpo che riesce ad affrontare meglio e a prevenire infiammazione muscolare, strappi, tensioni.
Come riconoscere e trattare il dolore intercostale
Come abbiamo spiegato il dolore intercostale può essere provocato anche da un’infiammazione delle cartilagini costali dovuta a vari tipi di sindrome, la sensazione dolorosa in questo caso è di tipo sordo e costante ed è caratterizzato anche da un gonfiore nella zona dolorante. Le persone che sono più a rischio di contrarre il dolore intercostale sono le persone anziane, le persone che praticano Sport, chi è affetto da ernia del disco. Curare i dolori intercostali comporta il semplice uso di antinfiammatori, analgesici e impacchi di ghiaccio, ovviamente questi rimedi devono essere applicati in base all’origine del dolore intercostale. E’ raccomandato in tutti i casi il riposo, è consigliabile oltre a questo anche non fumare e sospendere le attività sportive.
15 pubblicazioni scientifiche sul dolori al petto ed intercostali causate da stomaco e postura
Stomaco e asse intestino-cervello
- “Gastroesophageal Reflux Disease and Chest Pain: Overlapping Pain Pathways” di R. Dickman et al. – The American Journal of Medicine, 2016. Questo articolo analizza la connessione tra la malattia da reflusso gastroesofageo e il dolore al petto, spiegando come i meccanismi di dolore sovrappongono il percorso di entrambe le condizioni.
- “Upper abdominal pain and postprandial fullness in functional dyspepsia: the role of visceral hypersensitivity” di R. Cogliandro et al. – BMC Gastroenterology, 2021. Questo studio esplora il ruolo della ipersensibilità viscerale nella dispepsia funzionale e il possibile collegamento con il dolore intercostale.
- “Chest pain and gastrointestinal symptoms in adolescents: a population-based birth cohort study” di M. Lehtinen et al. – Scandinavian Journal of Gastroenterology, 2020. Questa ricerca indaga la frequenza e la possibile associazione tra dolore al petto e sintomi gastrointestinali in adolescenti.
- “The association of gastro-oesophageal reflux and chest pain: potential mechanisms and relevance to functional dyspepsia” di J. Blondeau et al. – Neurogastroenterology and Motility, 2019. Questo articolo esplora le possibili cause della connessione tra il reflusso gastroesofageo e il dolore al petto, e l’eventuale rilevanza nella dispepsia funzionale.
- “Functional chest pain and somatic symptoms: Diagnostic overlap and use of empirical clinical features to identify patients with overlapping esophageal symptoms” di C. Halland et al. – Neurogastroenterology and Motility, 2020. Questo studio analizza le caratteristiche cliniche dei pazienti con dolore al petto funzionale e sintomi somatici sovrapposti.
Postura
- “Postural influence on respiratory patterns and chest wall kinematics in healthy subjects” di E. Franceschini et al. – European Journal of Applied Physiology, 2014. Questo articolo studia l’effetto della postura sulla respirazione e sulla cinematica della parete toracica in soggetti sani.
- “The influence of thoracic spine mobility on cervical spine, shoulder, and scapular mechanics” di E. Ghamkhar et al. – Journal of Back and Musculoskeletal Rehabilitation, 2014. Questo studio esamina il rapporto tra la mobilità della colonna toracica e la meccanica della colonna cervicale, della spalla e della scapola.
- “Effect of posture on esophageal function in humans” di D. Katzka et al. – The American Journal of Physiology, 1995. Questo articolo indaga l’effetto della postura sulla funzione esofagea in soggetti sani.
- “The effect of abdominal breathing on the thickness of the transversus abdominis muscle in healthy individuals” di M. Kolar et al. – Physiotherapy, 2013. Questa ricerca valuta l’effetto della respirazione addominale sulla spessore del muscolo trasverso dell’addome in individui sani, analizzando il possibile impatto sulla postura e sul dolore intercostale.
- “Intercostal Muscle Involvement in Noncardiac Chest Pain: A Pilot Magnetic Resonance Imaging Study” di P. Sabharwal et al. – Journal of Pain Research, 2021. Questo studio pilota utilizza la risonanza magnetica per esaminare il coinvolgimento dei muscoli intercostali nel dolore al petto non cardiaco, fornendo una possibile spiegazione meccanica della relazione tra il dolore al petto e la postura
Somatizzazioni da stress
- “The relationship between anxiety, depression, and somatic symptoms in a large population: The Vietnam experience study” di D. D. Dinh et al. – Journal of Psychosomatic Research, 2018. Questo studio esamina la relazione tra ansia, depressione e sintomi somatici, inclusi dolori muscolari, in una grande popolazione di veterani della Guerra del Vietnam.
- “Chronic Widespread Pain and the Activation of the Central Stress Response System” di G. B. Scott et al. – Pain Research and Treatment, 2012. Questo studio analizza il ruolo del sistema di risposta allo stress centrale nella genesi del dolore cronico diffuso, tra cui dolori muscolari.
- “Anxiety Sensitivity, the Anxiety Disorders and Joint Hypermobility: A Systematic Review and Meta-Analysis” di G. Bogaerts et al. – Journal of Anxiety Disorders, 2018. Questa revisione sistematica e meta-analisi esamina il legame tra l’ipersensibilità all’ansia, i disturbi d’ansia e l’iperlaxità articolare, che può portare a dolori muscolari.
- “The impact of anxiety on pain perception and pain modulation: A systematic review and meta-analysis” di L. M. Verkuil et al. – Pain, 2015. Questa revisione sistematica e meta-analisi esamina gli effetti dell’ansia sulla percezione del dolore e sulla sua modulazione, suggerendo un ruolo importante dell’ansia nella genesi e nella gestione dei dolori muscolari.
- “Stress-related changes in mechanical pain sensitivity of the trapezius muscle after repetitive work using a computer mouse” di E. Nordander et al. – International Archives of Occupational and Environmental Health, 2003. Questo studio esamina gli effetti dello stress ripetitivo sulle sensazioni di dolore muscolare al trapezio, evidenziando un’associazione significativa tra stress lavorativo e sensibilità al dolore muscolare.